Dal cuore di Canelli alle giurie del mondo, il 2025 segna per Bosca un nuovo capitolo di successi. Tra la Guida Veronelli, i Decanter World Wine Awards e il Premio Innovazione dell’anno di Bargiornale, le nostre etichette continuano a parlare una lingua che trascende il tempo: quella della qualità, dell’attesa e del coraggio di evolversi.
Ogni premio racconta una storia.
Ed è una storia che non parla solo di vittorie, ma di tempo, di attese, di mani esperte, di studio, di sogni e di quel continuo guardare avanti che guida ogni nostra scelta, convincendo anche quest’anno le giurie più esigenti, d’Italia e del mondo.
I nostri successi partono dalle guide che hanno fatto la storia dell’enologia nazionale, come le prestigiose Guida Oro I Vini di Veronelli e Guida ViniBuoni d’Italia, nelle quali fanno il loro ingresso ufficiale le referenze di punta della Collezione Luigi Bosca.
A questi risultati si aggiungono i riconoscimenti ottenuti dai nostri spumanti Metodo Classico al Merano Wine Festival, all’Annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni e allo Sparkling Wine Festival ONAV Verona, dove il Mille Notti Collezione Luigi Bosca ha sfiorato il punteggio massimo in entrambe le ultime due rassegne.
Ma oltre ai successi entro i patrii confini, le nostre etichette hanno trovato spazio su alcuni dei palcoscenici più selettivi della scena internazionale, dall’Europa all’Asia.
Ai Decanter World Wine Awards, un punto di riferimento mondiale per la critica enologica, Langhe DOC Arneis e Barbaresco DOCG Luigi Bosca superano i 90 punti.
E a completare il quadro internazionale, si aggiungono Mundus Vini, Berliner Wein Trophy, International Wine Challenge (IWC) e, ultima ma non per importanza, una “pioggia” di ori ottenuta agli Asia Wine Trophy & China Wine & Spirits Awards.
Perché elenchiamo questi traguardi?
Non per vanità, ma perché ogni riconoscimento è per noi una bussola che ci conferma che la direzione intrapresa, quella del difficile connubio tra la custodia della tradizione e il coraggio di rompere gli schemi, è quella giusta.
E a proposito di coraggio, proprio in questi giorni è arrivato un riconoscimento che per noi ha un sapore diverso dagli altri, perché tocca l’essenza stessa della nostra identità. Zero Immagino trionfa al Premio Innovazione dell’anno di Bargiornale, conquistando il podio nella categoria dei vini dealcolati. È la conferma che l’innovazione, quando nasce da una visione autentica, sa farsi strada.
Se i premi enologici lodano il frutto della nostra terra e delle nostre cantine, questo premio celebra la nostra visione. Ci ricorda che avere quasi duecento anni di storia non significa restare immobili, ma avere radici abbastanza forti da sostenere nuovi rami e nuove fioriture.
Questo 2025 non è dunque un punto di arrivo, ma un trampolino. Un inno al futuro, appunto, che vogliamo cantare insieme a chi, stappando una nostra bottiglia, sceglie di far parte di questa storia in continua evoluzione.
Il brindisi più importante, quindi, è al tempo che verrà.