Nellโimmaginario collettivo lโidea di godere di una bevanda alcolica รจ spesso associata alla convivialitร , al gusto e alla spensieratezza.
Tuttavia, questa percezione condivisa sta lentamente modificandosi con lโemergere del trend di drinks low e no alcol, protagonisti -in tempi abbastanza recenti- di una apprezzabile ridefinizione di certe abitudini di consumo.
Il riferimento รจ ai cosiddetti โNoLoโ, bevande a zero (= No) o bassa (= Low) gradazione alcolica, tra cui si annoverano anche quelli che allโestero ormai sono comunemente chiamati vini senzโalcol.
Una tendenza che, se un tempo veniva derubricata a semplice curiositร marginale, sta guadagnando sempre piรน popolaritร . Non solo tra gli astemi e coloro che preferiscono evitare l’alcol, ma anche tra gli intenditori piรน “integralisti”.
Che si sia favorevoli o contrari, รจ innegabile che questo tipo di prodotti oggi non possano piรน essere considerati semplicemente come banali succedanei dei loro โomologhiโ tradizionali.
Al contrario, la produzione dei โNoLoโ richiede abilitร e maestria, se lโobiettivo รจ quello di produrre sapori complessi e una struttura bilanciata.
Prendiamo il Toselli di Itโs B, per esempio. Ormai quasi 40 anni fa รจ stato tra i pionieri in Italia nelle bollicine senzโalcol, capace di riscontrare grande successo e soddisfare un’ampia gamma di gusti ed esigenze. Senza considerare lโanticipo di un trend che negli ultimi anni sta conquistando un pubblico sempre piรน vasto ed eterogeneo.
Abilitร e maestria, si diceva.
Giร , perchรฉ le bollicine analcoliche del Toselli sono ottenute partendo dalla pigiatura soffice dellโuva con la quale si ottiene un mosto che viene poi mantenuto costantemente a basse temperature, attuando un processo di microfiltrazioni delicato per impedirne la fermentazione.
Una vera sfida in cui lโaspetto piรน difficile รจ mantenere l’integritร del gusto per conservare gli aromi fruttati, i profili di aciditร e le sfumature aromatiche senza l’ausilio dell’alcol.
Questo processo garantisce un prodotto sempre fresco in cui le caratteristiche organolettiche e la dolcezza naturale del mosto dโuva sono altamente preservate.
Risultato?
Un vero prodotto Made in Italy che sa adattarsi a una vasta gamma di stili di vita.
Infatti, mentre tradizionalmente le bollicine sono considerate una bevanda per le occasioni speciali o per accompagnare i pasti, la variante no alcol offre una scelta piรน versatile.
Si possono gustare in qualsiasi momento della giornata senza preoccupazioni, divenendo ideali per coloro che conducono uno stile di vita attivo o per chiunque desideri semplicemente evitare gli effetti dell’alcol per motivi di salute o personali, come donne incinte, conducenti designati o coloro che seguono diete particolari.
E non generi un trend se non possiedi competenze e abilitร tramandate di generazione in generazione.
Ecco perchรฉ, nonostante la modernitร del prodotto, le bollicine senzโalcol rimangono in qualche modo profondamente radicate nella tradizione, spumantistica soprattutto.
Ancor di piรน se questa tradizione รจ lunga quasi due secoli, come nel caso di Bosca.
โLโinventiva, la voglia di creare non si possono comprimere. Cโรจ bisogno di qualcuno che si tormenti per trovare soluzioni, che abbia il coraggio di tentare.โ, recitava un celebre passaggio del rapporto di Luigiterzo Bosca agli azionisti nel 1996.
Guardare al passato per inventare il futuro. Un futuro capace di fare scuola anticipando le tendenze.
Ecco la chiave.
Tanto importante da guidarci allโideazione di un intero brand dedicato ai prodotti โno alcolโ e โlow alcolโ. Quella linea Itโs B di cui Toselli fa parte e che, nellโequilibrio tra storia e visione, trova le ragioni profonde del suo successo nel mercato contemporaneo.
Bollicine delicatamente equilibrate. Per chi non puรฒ. Per chi non riesce.
Perfette per chi proprio non vuole rinunciare al gusto.
In ogni occasione.