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Pasqua, che vino stappare a pranzo? I miei 5 consigli

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Sarò di parte, ma sono convinta che lo spumante sia il compagno migliore di una festa, come la Pasqua, passata assieme alle persone più care. Anche nella mia famiglia i momenti più importanti sono stati scanditi dal suono inconfondibile del sughero che, sfilandosi dalla bottiglia in un turbinio di bollicine, sapeva dare alla festa un senso di familiarità e di tradizione.

Quel suono, e non altri, riconducono alla mia – la nostra – idea di Casa.
Ecco perché scegliere il vino da servire a tavola a Pasqua è fondamentale, oltre che un gesto di cura e affetto nei confronti dei tuoi amici e famigliari. O anche di te stesso, perché no, se preferisci passare la Pasqua da solo e in santa pace!

Come scegliere il vino

Ecco 5 consigli per scegliere il vino da portare in tavola:

  1. Anche se il pranzo è impegnativo e composto da numerose portate (aperitivo, antipasto, primo, bis di primo, secondo e contorno, formaggi, dolce) non esagerare con le tipologie di vino. Stappa al massimo 3 vini diversi. Una bollicina per aperitivo e antipasto, un bianco leggero per il primo e un rosso per il secondo andranno benissimo. In alternativa al bianco puoi prevedere un vino dolce per il brindisi finale.
  2. Abbina, ma non essere fiscale: chi l’ha detto che la carne vada necessariamente servita col rosso o l’aperitivo con le bollicine? Prova, sperimenta. In famiglia è concesso! E quel Metodo Classico con la frittura di pesce potrebbe davvero sorprenderti…
  3. Non strafare. È vero, quella bottiglia conservata per tanti anni meriterebbe di essere aperta in un giorno così speciale. Considera, però, i gusti dei tuoi ospiti: hai davvero intenzione di proporre quel Barolo DOCG 2008 alla zia amante delle bollicine? Festeggiare assieme significa anche mettersi nei panni delle persone a cui si vuole bene: stappa quello spumante che piace tanto alla zia e rendila felice!
  4. Punta sulla regionalità. Se non sai che carta giocare, sappi che i vini migliori sono quelli classici e conosciuti. In Piemonte, ad esempio, i vitigni più coltivati sono la Barbera, il Moscato, il Dolcetto e il Nebbiolo. A Pasqua è bello celebrare anche le proprie radici!
  5. Non dimenticare la bollicina! Mi ripeto: sarò di parte, ma non è mai veramente festa senza un tocco sparkling. Che il tappo salti all’aperitivo o al momento del dolce o a tutto pasto, lo spumante non può assolutamente mancare sulla tua tavola pasquale.

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