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Si scrive Cioccolato&Vino, si legge felicita’…

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Nuovo appuntamento con “NICE TO PAIR”, la rubrica di abbinamenti WINE&FOOD firmata Bosca.

Giacomo Casanova, il principe della seduzione, lo adorava. 

Per gli effetti afrodisiaci, narra la leggenda. 

A metà del ‘500, Pio V – il morigerato e intransigente Papa della Controriforma – destò grandissimo scalpore consentendone la consumazione durante i periodi di digiuno.

Il terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, era sicurissimo avesse proprietà calmanti uniche. Lo stesso – e forse anche di più – pensavano di lui altri illustrissimi personaggi del passato. Dal Marchese de Sade a George Washington, passando per Voltaire, Maria Antonietta di Francia e Alessandro Manzoni.

Di cosa stiamo parlando? Vi diamo un altro indizio: stimola il rilascio di endorfine. Ovvero, per dirla terra terra, procura strepitosi momenti di felicità. Come fare sport o suonare musica. Come l’amore, una risata, ballare a perdifiato. 

Come (manca solo lui a questa bellissima lista) sua maestà… il cioccolato! 

Esatto, parliamo proprio di lui: il re incontrastato dei nostri sogni e desideri più ghiotti.

Perché? Intanto per tutti i motivi fin qui raccontati. 

Poi perché – anche se la Pasqua è appena passata – il cioccolato la fa ancora da padrone: probabilmente, infatti, in molte case – come abitudine vuole – non tutte le uova sono state consumate. E tantissimi frammenti di fantastico cioccolato sono finiti tutti assieme nel mitico contenitore del cioccolato avanzato della nostra cucina.

Tutti noi – ammettiamolo con sincerità a questo punto – da allora, ogni sera dopo la cena,  torniamo lì, vicini a quel contenitore e, con olimpica nonchalance, ci concediamo rapaci il lusso di un altro pezzettino. 

Perciò, ecco qui un altro pezzetto… ehm, episodio di “NICE TO PAIR”, la rubrica firmata Bosca dedicata a originali abbinamenti Wine&Food.

Dunque, se lui è il cioccolato,  l’altro – ovvero ciò che vogliamo abbinare – chi è? 

Tradizione vorrebbe chiamare in causa il rum oppure un liquore passito, al massimo un alcolico dolce a media gradazione. Ma, ormai ci conoscete, noi di Bosca amiamo andare controcorrente. E, perciò, vogliamo proporvi degli abbinamenti davvero insoliti, speciali. 

Quali? Vino e cioccolato, ovvio. 

Già le immaginiamo le bocche storte di quelli che a questo punto hanno già pensato: “Vino e Cioccolato, sicuri?” Sicuri. Sicurissimi. Guardate, anzi, leggete qui. E stupitevi. Di come vino e bollicine possano essere inaspettatamente azzeccati con l’adorato cioccolato. 

Andiamo in ordine di – passateci il termine profano – dolcezza e iniziamo: via al nostro 3+1!

Abbinamento #1: cioccolato bianco e bollicine rosé

Per via della quantità di zucchero, vaniglia e latte presenti, il primo risulta piuttosto burroso e spesso ha bisogno di essere accompagnato a qualcosa che ne spezzi la persistente dolcezza. Per dire: ricordate quant’era buono quello snack di cioccolato bianco con il riso soffiato? Esatto. Buonissimo. Allo stesso modo, un bel calice di Metodo Classico Mille Giorni Rosé Bosca della linea Ispiro (al pari di quei granelli di riso soffiato) sembra davvero perfetto per ammorbidire il gusto tenace del bianco.  

Step 2, cioccolato al latte e Moscato

Lui è cremoso, bilanciato, aromatico. L’altro è un mille note, di pesca e salvia, albicocca e limoni, fiori d’arancio e pompelmo. Lui è un must. L’altro anche: Metodo Charmat Asti Docg Bosca della linea Esploro. Quando si parla di cioccolato al latte, queste bollicine dicono la loro. Oh, se la dicono.

3, Fondente e…

Qui i puntini di sospensione sono d’obbligo. Perché vi stupirà sapere che il cioccolato fondente – tra tutti, forse, il più puro con la sua consistenza piena e amara – sta alla grande con un vino altrettanto rigoroso. Come il Barolo della linea Luigi Bosca. Corposo, tanninico, rotondo, elegante: il Re dei vini incontra la Regina della cioccolata!  

Chiudiamo la carrellata con il nostro +1, chiamatela bonus track se volete. Eh sì, perché non potevamo proprio tacere delle praline di cioccolato. I buongustai sapranno che ce ne sono di ogni. Pure oppure ripiene. Di mandorle, menta, frutta, gianduja, cappuccino, cremino e quant’altro di più meraviglioso riusciate a immaginare. Noi, da buoni piemontesi, ne scegliamo una: pralina di cioccolato al latte con ripieno di nocciole. Cosa ci abbiniamo?

Chi risponde per primo Metodo Charmat Piemonte Doc Bosca della linea Esploro, ne vince un calice in degustazione.

Oh, accidenti, senza volerlo l’abbiamo già fatto noi. E va bene, pazienza, ci toccherà assaggiare! 

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